Bansky… in full immersion

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Dirigente Scolastico

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Le classi 5L, 5M, 4F e 4D del Liceo scientifico statale Enriques di Livorno hanno avuto la possibilità di vivere un’esperienza formativa dal duplice valore: visitare la mostra di Banksy e viverla in una dimensione linguistica full immersion. Gli studenti hanno potuto ammirare alcune tra le opere più rappresentative di Banksy degli ultimi decenni, opere conosciute in tutto il mondo per la loro carica dirompente e per i loro messaggi trasversali, politici e sociali, capaci di interpretare, con i tratti veloci e intuitivi della street art, la realtà complessa dei nostri tempi. Le riproduzioni dei famosi murales di Banksy hanno permesso ai ragazzi di riscoprire i suoi più celebri capolavori come “Girl with Balloon” o “Flower Thrower “ma anche di immergersi in un mondo ricco di spunti di riflessione sul sistema e sulla società in cui viviamo.

Per quanto riguarda la dimensione linguistica, grazie alla presenza della dottoressa Aurelia Alaia,(Cooperativa Itinera) guida professionalmente molto preparata e capace di coinvolgere gli studenti, il museo si è mostrato il contesto ideale per imparare nuovo lessico e mettere in pratica conoscenze acquisite. E’ stato interessante notare come le caratteristiche specifiche del museo (le opere, le didascalie, la guida) possano agire da strumenti di supporto per l’apprendimento del lessico in una continua interazione; spiegazioni esclusivamente in lingua inglese, didascalie in lingua inglese, interazione con guida e docenti solo in lingua inglese.

L’esperienza didattica, fondata su tre momenti, ha visto le classi impegnate in una prima fase di conoscenza dell’autore in classe con la visione di brevi video sulla storia e la critica sociale che si celano dietro ai murales di Bansky presenti in tutto il mondo.

Il secondo momento della visita della mostra ha permesso di capire, attraverso il contatto diretto con le sue opere, perché Banksy sia diventato uno dei più iconici esponenti della street art mondiale, un mito dei nostri tempi amatissimo dalle giovani generazioni.

Un terzo momento ha permesso ai ragazzi di utilizzare la lingua inglese per approfondire la propria conoscenza sulla vita dell’autore, sull’alone di mistero che circonda la sua identità, analizzarne le opere, le tecniche da lui utilizzate e riflettere sulla potenza dell’arte come strumento di denuncia sociale contro violenze, ingiustizie e discriminazioni.